Bianca racconta Aude. Aude racconta l’UDI

gdd milanoDocumenti, archivi, memorie orali, giornali tutto ciò ci aiuta a non dimenticare il passato e la storia dei singoli individui. attraverso la raccolta di una memoria orale, Bianca Madeccia ridà vita nel suo blog alla nascita dell’UDI con le parole di Aude Pacchioni, partigiana e poi attivista nell’UDI di Modena.
Come sottolinea Bianca, questa è una storia che a scuola non si insegna, pertanto con piacere divulghiamo il suo articolo.

Operaie, contadine, studentesse, impiegate, aristocratiche, casalinghe, suore: furono loro alla fine della guerra le protagoniste della ricostruzione. Molte venivano dalla Resi­stenza. Nel ‘45 si organizzarono e ottennero il diritto di voto. Nel ‘74 fu la volta del di­vorzio. Nell”81, dell’aborto. Battaglie che determineranno profondi mutamenti di costume nella società italiana. Quella storia che a scuola non si insegna.

 di Bianca Madeccia

«Si abbandonava la scuola prestissimo. Non si poteva viaggiare sui treni da sole. Nelle famiglie contadine non ci si sedeva neanche a tavola con gli uomini. I bambini e le donne in cucina e i maschi nel salotto buono. Molte di noi avrebbero vo­luto votare, poter lavorare fuori casa, di­scutere con i mariti per l’educazione dei fi­gli. Avevamo davanti agli occhi l’esempio di mamme e nonne. Volevamo una vita di­versa», racconta Aude Pacchioni, modenese, una delle centinaia di migliaia dì donne che durante la seconda guerra mondiale com­batté con i partigiani contro il fascismo pri­ma e per i diritti delle donne con Unione Donne Italiane poi.

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