2010 Genova
Una delle caratteristiche della Scuola politica dell’UDI è quella di essere itinerante e di affidarsi all’intelligenza e alla creatività delle donne UDI che si organizzano in Italia.
Intendiamo così valorizzare le esperienze nuove e antiche dell’Associazione e le relazioni che le donne sostengono con le donne e con le istituzioni là dove vivono.
La Scuola Politica che si è tenuta a Genova nel 2010 si è avvalsa dell’apporto politico e organizzativo di un gruppo di giovani donne nato con la Staffetta contro la violenza, infatti si chiamano “udi25novembre2008genova”, che hanno saputo farsi carico di una storia appassionante, ma anche complessa, come quella dell’UDI.
Queste donne, partecipando anche all’attività che l’UDI svolge a livello nazionale, hanno individuato il tema della Scuola e lo hanno svolto a partire da sé, intrecciando le loro riflessioni e le loro domande con l’esperienza di donne provenienti da ambiti e da storie molto diverse.
A distanza di un anno non ho dimenticato l’impeto con cui le più giovani si sono rivolte a noi dell’UDI con due richieste apparentemente in contrasto: essere sostenute nella loro ambizione politica e avere una scuola più orizzontale, meno frontale. Su questo abbiamo lavorato in vista della Scuola del 2011. E conservo un ricordo vivo dei racconti fatti dalle relatrici e dalle partecipanti perché sono pezzi di vita che mostrano il coraggio e l’inventiva con cui le donne tengono insieme lavoro figli rapporti, da perfette funambole!
Forse gli scritti non restituiranno la pienezza dei giorni passati insieme nella Scuola e degli scambi intensi, ma daranno sicuramente spunti per una riflessione.
Un grazie sentito a Valeria Maione, consigliera regionale di pari opportunità, dobbiamo alla sua attenzione verso quanto avviene nel mondo politico delle donne la pubblicazione di questi atti.
Pina Nuzzo
2011 Roma DIRSI FEMMINISTA TRA MITOLOGIA E REALTA’
Nel suo blog Lorenza Valentini scrive “ Più di una volta, parlando di tematiche di genere con persone più o meno interessate in modo più o meno serio, mi sono sentita porre LA DOMANDA: “Ma che te sei femminista? “ La mia risposta standard è sempre la stessa: “Ma che c’entra?” e via coi bla bla bla.
Il fatto è che io non lo so. Non posso rispondere con semplicità con un sì o un no perché sono ignorante: c’è talmente tanto che ancora non so, che non me la sento di rispondere “sì, sono femminista”.
Lorenza ha saputo dell’Udi attraverso fb e io ho l’ho vista una volta quando ha comprato i nostri calendari, non ha voluto che li spedissimo ed è venuta in sede a prenderli. Forse la Scuola non le darà LA RISPOSTA, ma è un luogo fisico dove donne che si conoscono virtualmente possono guardarsi in faccia e parlarsi. Dove donne dell’Udi possono conoscersi meglio e mescolarsi alle altre. Forse succederà quello che dice Lorenza: io sto cercandomi nelle altre donne. Sto cercando nelle altre quello che è simile a me, quello che mi fa essere davvero me stessa. Quello che voglio ottenere e i modi con cui ottenerlo. Io non so se questo faccia di me una femminista, ma questa sarà la mia nuova risposta standard.
La Scuola Politica, giunta alla sua sesta edizione, è sempre più lo spazio dove si può apprendere, non solo dai documenti del nostro ricco e prezioso Archivio centrale, ma anche dall’esperienza, dal racconto e dall’insegnamento di altre.
Della preparazione e dell’organizzazione di questa edizione si è incaricato il Gruppo Archivio centrale. I lavori hanno preso l’avvio dalle domande che alcune hanno fatto durante la Scuola dello scorso anno, sul femminismo e sul senso che può avere oggi questa parola nella vita di donne che sono arrivate alla politica dopo quegli anni. Parliamo di un periodo della nostra storia collettiva – tra gli anni ’70 e ’80 – che produce sentimenti contrastanti, in chi l’ha vissuto come in chi non l’ha vissuto. Si oscilla sempre tra mitologia e realtà.
In questo quaderno ripercorriamo quegli anni attraverso i materiali dell’Archivio centrale e la narrazione in soggettiva di due donne partite da due fronti diversi, l’Udi e il collettivo femminista, per poi, ad un certo punto, riconoscersi e ritrovarsi in azioni politiche comuni: Vania Chiurlotto, dirigente nazionale Udi e direttrice (come si diceva allora) di “Noi donne”; Simonetta Spinelli, fi gura storica del collettivo romano di via Pompeo Magno.
Pina Nuzzo